La Cattedra di Scenotecnica e Illuminotecnica in sintonia con la Cattedra di Scenografia, promuove un ciclo di incontri e proiezioni dedicati a Bernardo Bertolucci, recentemente scomparso.
Gli incontri dal titolo L’arte cinematografica di Bernardo Bertolucci, tra Poesia, Fotografia e Scenografia è una rassegna che nasce in collaborazione con l’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” e che si concretizzeranno nei giorni di lunedì mattina in Teatro per 4 appuntamenti.
La rassegna è frutto di un rapporto di collaborazione che nasce nel 2016 attraverso un’importante convenzione stipulata dalle due Istituzioni
L’iniziativa è indirizzata agli studenti del corso di Scenografia e ha l’obiettivo didattico di approfondire alcuni aspetti della cinematografia del grande Maestro Bernardo Bertolucci, scomparso recentemente.
Oltre alla proiezione ci sarà una breve presentazione del film con Giovanni Chilante della LANTERNA MAGICA e a proseguire con lezione in aula sulla Scenotecnica – Scenografia e Illuminazione Cinematografica con chiaro riferimento ai film visti nella mattinata.
Lunedì 7 Gennaio 2019 – ore 10.00 Il Conformista;
Lunedì 14 Gennaio 2019 – ore 10.00 L’ultimo Imperatore;
Lunedì 21 Gennaio 2019 – ore 10.00 ; Il Tè nel deserto deserto;
Lunedì 4 Febbraio 2019 – ore 10.00 Tre dreamers – I sognatori
Lunedì 7 Gennaio – ore 10.00
Il Conformista di Bernardo Bertolucci (Italia, francia, Germania Ovest 1970)
Soggetto | Alberto Moravia (romanzo) |
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Sceneggiatura | Bernardo Bertolucci |
Produttore | Maurizio Lodi-Fè |
Produttore esecutivo | Giovanni Bertolucci |
Casa di produzione | Mars Film, Marianne Productions, Maran Film |
Fotografia | Vittorio Storaro |
Montaggio | Franco Arcalli |
Musiche | Georges Delerue |
Scenografia | Ferdinando Scarfiotti |
Costumi | Gitt Magrini |
Roma, 1938. Marcello Clerici, spia fascista e docente di filosofia, è promesso a Giulia, ragazza gioviale e solare e di media borghesia, l’esatto opposto di lui. Marcello vive col peso di aver ucciso l’autista che voleva abusare di lui quando adolescente. Così, abbandonato il Cattolicesimo, con il padre fanatico, violento ed ora infermo – probabilmente menomato da uno stadio tardivo di sifilide – ed una madre oppiomane, si avvicina alla polizia segreta fascista, la quale gli affida una delicata missione: uccidere il professore Luca Quadri, suo vecchio insegnante di filosofia e noto dissidente politico rifugiatosi in Francia.
Approfittando del viaggio di nozze con Giulia, Marcello giunge a Parigi, sotto la costante sorveglianza dell’agente Manganiello, e si mette subito in contatto con Quadri il quale l’invita a casa sua. Marcello rimane colpito dalla bellezza di Anna, la moglie del professore, e le propone addirittura di fuggire insieme, ma lei, pur non rifiutando la sua corte, sembra essersi invaghita di Giulia.
Clerici e Manganiello giungono in auto sul luogo scelto per l’agguato a Quadri, tra le montagne della Savoia, nel quale diventa inevitabile uccidere anche Anna che ha deciso all’ultimo momento di accompagnare il marito nel viaggio.
La notte del 25 luglio 1943, alla caduta del fascismo, Marcello esce in strada e incontra per caso l’uomo che aveva tentato di violentarlo e che credeva di aver ucciso. A quel punto si rende conto che l’episodio che l’aveva segnato e dopo il quale cercò per tutta la vita di conformarsi agli altri, in realtà non era mai avvenuto. Clerici gridando, gli attribuisce gli orrori che ha commesso.
Lunedì 14 Gennaio – ore 10.00
L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci (Cina, Italia, Regno Unito, 1987)
Soggetto | Pu Yi |
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Sceneggiatura | Mark Peploe, Bernardo Bertolucci, Enzo Ungari |
Produttore | Jeremy Thomas |
Distribuzione(Italia) | DNC, Dall’Angelo Pictures |
Fotografia | Vittorio Storaro |
Montaggio | Gabriella Cristiani |
Musiche | Ryūichi Sakamoto, David Byrne, Cong Su |
Scenografia | Ferdinando Scarfiotti |
Costumi | James Acheson, Ugo Pericoli |
Trucco | Franco Giannini |
Manciuria, confine tra Unione Sovietica e Cina, anno 1950. Un treno militare proveniente dalla Russia sovietica, e carico di criminali di guerra, fa il suo arrivo in un avamposto della Repubblica Popolare Cinese. Tra i prigionieri accusati di aver collaborato con l’invasore giapponese durante la guerra vi è anche Aisin-Gioro Pu Yi, l’ultimo e ormai ex imperatore cinese: non si distingue per nulla dagli altri prigionieri, e i soldati lo trattano con la stessa durezza che riservano agli altri ostaggi. Facendo drammaticamente i conti con un avvenire nei panni di un carcerato senza importanza e prospettive, peraltro alla totale mercé di un feroce e onnipotente regime comunista, tenta il suicidio tagliandosi le vene dei polsi e immergendo le mani nell’acqua calda di un gabinetto. Mentre i guardiani, che hanno intuito tutto, tentano di sfondare la porta, la mente di Pu Yi inizia a rievocare la sua vita fin dal primo ricordo d’infanzia. La vicenda si sposta nella Pechino del 1908. La millenaria Cina di questi anni e il suo impero sono scossi da avvenimenti politici e sociali disastrosi, oltre che da intrighi di palazzo e nobiliari assai tortuosi. Sia l’aristocrazia sia la burocrazia si fondano infatti sulle cospirazioni, ogni casa feudale complotta per un sempre maggior potere. La corruzione e l’ambizione sono dovunque, soprattutto adesso che l’imperatore Guangxu è appena morto, avvelenato dalle persone che gli erano più vicine appena dopo aver detto di voler riformare da cima a fondo l’impero, che ora attende di incoronare il nuovo Signore dei Diecimila Anni. Pu Yi, figlio di appena tre anni del principe Chun, viene condotto per ordine dell’Imperatrice Vedova entro le mura della Città Proibita, luogo riservato alla personale dimora imperiale e sede della celebre corte di eunuchi. Ivi, il bambino assiste alla morte della vecchia sovrana, chiamata il “Vecchio Buddha”, e da cui è nominato erede al trono…
Lunedì 21 Gennaio – ore 10.00
Il Tè nel deserto di Bernardo Bertolucci (Gran Bretagna, Italia, 1990)
Soggetto | dall’omonimo romanzo di Paul Bowles |
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Sceneggiatura | Bernardo Bertolucci, Mark Peploe |
Produttore | Jeremy Thomas |
Fotografia | Vittorio Storaro |
Montaggio | Gabriella Cristiani |
Musiche | Ryūichi Sakamoto, Richard Horowitz |
Scenografia | Gianni Silvestri |
Costumi | James Acheson |
Tre americani giungono a Tangeri nel 1947. Port Moresby e sua moglie Kit sono accompagnati dal loro amico George Tunner in un viaggio che li porterà in profondità nel deserto del Sahara. Tunner osserva: “Probabilmente siamo i primi turisti che sbarcano qui dopo la guerra“, e Kit risponde: “Noi non siamo turisti. Siamo viaggiatori.” Mentre Tunner pensa di tornare a casa in un paio di settimane, Port e Kit hanno progettato di fermarsi un anno o due. I tre organizzano un viaggio verso l’interno, cui si uniscono anche Mrs. Lyle, scrittrice di viaggi e suo figlio Eric. C’è una certa competizione tra Tunner e Port, che è geloso, anche se per primo tradisce la moglie con una prostituta araba. In seguito, Port contrae il tifo e muore nel forte della legione straniera francese, lasciando Kit sola nel Sahara profondo. Kit vaga nel deserto fino a quando viene salvata da una carovana guidata da Belqassim, un giovane nomade arabo.
Lunedì 4 Febbraio – ore 10.00
Tre dreamers – I sognatori di Bernardo Bertolucci (Gran Bretagna, Francia, 2003)
Sceneggiatura | Gilbert Adair |
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Produttore | Jeremy Thomas |
Fotografia | Fabio Cianchetti |
Montaggio | Jacopo Quadri |
Scenografia | Jean Rabasse |
Parigi, primavera del 1968. Il giovane studente americano Matthew arriva nella capitale per studiare il francese. Non avendo ancora piena padronanza della lingua, il giovane mostra difficoltà a socializzare e l’unico suo rifugio diviene il cinema che, con la sua audace intensità, riesce a trasportarlo in una realtà che pare distante, nella quale non valgono le regole umane ma ne vengono scritte di nuove, valide per ognuno, il tutto, però, senza superare la soglia dell’individualità. Durante l’occupazione della Cinémathèque française da parte degli studenti, Matthew incontra la bella Isabelle, che finge di essere incatenata al cancello dell’edificio per protesta contro un nemico del quale ancora nessuno ha piena concezione. Isabelle si mostra subito aperta e presenta il nuovo amico alla famiglia e al fratello gemello Théo che, in un primo momento distaccato e iroso, si mostrerà poi nella sua più vera natura. Matthew comincia ad affezionarsi ai suoi nuovi amici francesi, i quali lo invitano ad andare a stare da loro, avendo la casa libera dai genitori, allontanatisi per motivi di lavoro. Restando a stretto contatto coi gemelli Matthew scopre in loro un’intimità estrema, in alcuni momenti anche incestuosa. Il giovane americano viene trascinato in un delirio di erotismo, giochi perversi e strane penitenze, fino alla più completa alienazione dalla realtà, che rimane come sospesa in una dimensione lontana ed effimera, mentre il loro rapporto si evolve verso un ménage à trois. Punto di contatto tra le idee dei giovani è il cinema, che li porta a conoscersi sempre più profondamente. Matthew scopre di essersi invaghito di Isabelle, ma entrambi i gemelli non nascondono la morbosa attrazione e gelosia che caratterizza la loro vita.
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