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Quando un regista concepisce uno spettacolo sa naturalmente che i suoi personaggi dovranno muoversi in un ambiente reale, fisico e tangibile, anche utilizzando e applicando il virtual 3D, sia che si tratti di una produzione cinematografica sia di una teatrale o televisiva.

Lo SCENOGRAFO ha il ruolo di ideare gli spazi, gli ambienti, gli arredi, le decorazioni e far sì che l’idea del regista si concretizzi.
Come diceva Federico Fellini lo Scenografo è l’architetto della Fabbrica dei Sogni.

LA PROFESSIONE

Esistono due specializzazioni di questa professione: lo scenografo progettista – ideatore e lo scenografo realizzatore, costruttore. La differenza tra le due risiede nell’applicazione del loro intervento.
Lo Scenografo progettista e ideatore lavora a stretto contatto con il regista, ideando per lui le scene, gli spazi, gli ambienti, le decorazioni. Queste verranno rappresentate e illustrate in diversi modi, come ad esempio con i bozzetti – oggi chiamati Rendering- , disegni prospettici e plastici in scala.
Dopodiché o nel contempo, interviene lo Scenografo realizzatore, il cui incarico è la realizzazione fisica dei progetti scenografici.
Dal momento che si lavora in un ambito più tecnico, è necessario che nel bagaglio culturale di questo professionista non manchino conoscenze pratiche di pittura, scultura, computer grafica, uso dei materiali, nonché di studio dei colori e delle luci e, naturalmente, dei principi dell’architettura.
Questo avrà una valevole importanza nel coordinamento degli attrezzisti, dei pittori scenici e infine sartoria e di tutto il personale di palcoscenico o studio.
Come è intuibile, negli ultimi anni la professione è andata integrandosi di ulteriori competenze, che spaziano dalla organizzazione pratica dell’allestimento scenico, fino ad arrivare a una valutazione dei costi sia dei materiali impiegati sia della manodopera, aspetto di primaria importanza poiché incide sulle scelte di ciò che si può realizzare e di quali idee invece debbano essere abbandonate.
Inoltre la Sicurezza e l’applicazione delle normative vigenti in materia di pubblico spettacolo.

LA FORMAZIONE

È dunque importante avere alle spalle un solido percorso formativo che non è necessariamente univoco per ogni scenografo.
Si può scegliere un corso di formazione specifico tenuto da una delle scuole riconosciute a livello nazionale.
L’ACCADEMIA BELLE ARTI L’AQUILA con la sua SCUOLA DI SCENOGRAFIA ne è un esempio, essendo attiva in questo ambito e offrendo un percorso triennale in Scenografia e successivamente uno Biennale di Specialistica.
Il diploma accademico di primo livello permetterà agli studenti di acquisire un’adeguata formazione in ambito ideativo e tecnico nei settori della scenografia, degli allestimenti e del costume per lo spettacolo, oltre a possedere quegli strumenti metodologici necessari per esercitare competenze nei linguaggi espressivi, nelle tecniche e nelle tecnologie più avanzate.

Su una formazione di tipo specialistico, invece, è indicato il corso di Laurea Magistrale di secondo livello in Arti e Scienze dello Spettacolo indirizzo Scenografia che integra e amplia il corso di studi del I livello.
L’Accademia Belle Arti L’Aquila è statale e appartiene alle 20 Istituzioni Afam MIUR , unica in Abruzzo e sicuramente fra le eccellenze del Territorio. Con l’apertura del nuovo anno accademico e la raccolta delle iscrizioni L’Accademia di Belle Arti L’Aquila cerca i nuovi talenti, i nuovi Dante Ferretti premiato con tre premi Oscar.

IL LAVORO

Di norma lo scenografo è un libero professionista con contratti di lavoro a tempo determinato o di prestazione d’opera, per commissioni da parte di case di produzione cinematografiche, compagnie teatrali, centri di produzione pubblicitaria o aziende televisive, ma molti Teatri Stabili, Enti Lirici, Produzioni Televisive e Cinematografiche hanno nel loro interno staff assunti a tempo indeterminato.